Incomunicabilità

Non so proprio cosa fare
per indurvi ad ascoltare:
le ho provate tutte quante,
proprio tante, tante, tante!
Strilli, pianti a cento a cento
Son stati buttati al vento!
Provo coi ragionamenti:
servono ad un accidenti.
Faccio allora lo zelante:
era meglio innaffiar piante.

Mi tormento, ahi, mi struggo,
Niente con voi par valere.
Vi parlai in scritto e orale,
niente, niente con voi vale!
Ah che gran disperazione,
è lontana la pensione!
In che guaio mi son messo,
che? trovare un compromesso?
Più che io vi vengo incontro,
più mi vi mettete contro.

Sordi, ciechi, imbecilli,
più di voi son vispi e svegli.
Mi fate trasecolare:
bestie tali sono rare!
Non c'è scampo al mio sconforto,
Mi sento già bell'e morto.
Ma un momento, un momentino,
mi soccorre un pensierino,
un pochin dispettosetto,
ma farebbe certo effetto.

Se il pensier mio tatuato
con un ferro arroventato
fosse sulla pelle vostra,
forse che vuol dir "Sto male!"

capireste. 


(Lo capireste così, con tanto di rime baciate, maledetti idioti?)
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